Ripetiamo la domanda che qualche giorno fa il presidente De Laurentiis si è posto di fronte alle nuove rivelazioni di calciopoli. E la domanda risuona beffarda di fronte a qualche altra notizia: il vecchio referto sugli insulti  rivolti da Totti all’arbitro e censurato per evitare squalifiche  (confrontato con la recente squalifica di tre giornate a Quagliarella); la “punizione esemplare” contro la tifoseria napoletana per i misteriosi incidenti dello scorso campionato a Roma (e la semplice maxi-multa per gli incidenti dell’ultima Lazio-Roma con tanto di accoltellamenti gravi, macchine quasi bruciate con madri e figli e scontri all’interno dello stadio); in aggiunta, poi,  i 6-7 punti oggettivamente sottratti al Napoli quest’anno. Fa rabbia la dimestichezza di presidenti e dirigenti  con gli arbitri se si pensa che molti arbitri e molti dirigenti stanno sempre e ancora là: e qualcuno (anche dalle nostre parti) si indigna quando si parla di complotti o di “giochi non puliti” ai nostri danni e ancora (anche dalle nostre parti) ha il coraggio di sostenere la tesi della compensazione complessiva degli errori arbitrali… Dove sarebbe il Napoli con quei punti? E’ questo il dato oggettivo. Punto. Naturale che De Laurentiis non possa parlare fino in fondo. Naturale che si ponga delle domande. Naturale, però, dovrebbe essere anche la posizione di giornali e giornalisti napoletani: questa squadra e questa società vanno difese sempre e comunque. Il calcio non è solo uno sport: rappresenta tutto un mondo anche dal punto di vista del potere economico e politico. In mancanza di classi dirigenti vere (dove sono i “nostri” politici pronti solo a salire sui carri delle vittorie?)  noi napoletani non possiamo che fare blocco intorno a questi ragazzi che rappresentano l’unico esempio positivo nella nostra realtà e non solo a livello calcistico. E la risposta non può che essere una: vale la pena, caro presidente, perché, nonostante tutto e tutti, il Napoli sta lì e con un poco di fortuna in più (magari il prossimo anno) potremmo stare anche un po’ più su come meritano l’affetto dei suoi tifosi e il coraggio di questa società.