Di Davide Brandi
Oramai già da alcuni anni, Napoli primeggia per set cinematografici sparsi un po’ per tutti i quartieri della città.
Ogni giorno trovo camion delle case di produzione (italiane e straniere) parcheggiati lungo le nostre strade che mi riportano col pensiero alla storia tra fine ‘800 e primi del ‘900 (il cinema arriva a Napoli appena tre mesi dopo l’invenzione dei fratelli Lumiere), quando, proprio Napoli primeggiava nel cinema italiano con le case di produzione al Vomero (la Titanus di Gustavo Lombardo che tra le varie cose lanciò Totò, la Polifilm, poi Napoli Film di via Cimarosa, e poi la Film Dora, ecc…) i 27 cinema registrati nel 1906 (concentrati tra la zona di Piazza Carità e l’attuale city di Napoli), le riviste del settore (nel 1908, 6 su 7 pubblicate in Italia erano prodotte e stampate a Napoli) ed i set cinematografici che nel 1924/25 rappresentavano un terzo di tutti quelli italiani, per non parlare dei registi partenopei, di tutte le attrici e gli attori napoletani del muto, alcuni dei quali delle vere e proprie star nazionali ed internazionali.
Ebbene, su tali pensieri, ieri sera ho acceso il televisore (cosa rara) e mi son fermato a seguire la cerimonia dei David del cinema, senza troppa pretese ed in verità, anche un po’ incazzato pensando che proprio li, a Cinecittà, costruita durante il “periodo fascista”, furono concentrate tutte le attività cinematografiche d’Italia per volere di Mussolini, estirpando dai singoli territori regionali le attività produttive cinematografiche (spesso identitarie di storia, lingua e cultura).
Ma, in conclusione è stata come una piccola rivincita napoletana (e del Sud) nel vedere così tanto cinema (ed addetti partenopei) sul palco per ritirare i premi e tra la platea come candidati.
Una pioggia di “pellicola” che parla, canta e ride in napoletano…e mi sono ARRECRIATO (ed anche emozionato), e non parlo solo di mostri sacri come Sorrentino, Servillo e Silvio Orlando. No! Parlo di tutti i registi, gli sceneggiatori, le attrici e gli attori, gli addetti ai lavori non solo napoletani ma anche calabresi, siciliani, pugliesi ed abruzzesi.
Nel dettaglio:

Film QUI RIDO IO, del napoletanissimo Mario Martone con scenografia del napoletano Giancarlo Muselli, produzione del napoletano Nicola Giuliano e produzione esecutiva della napoletana Viola Prestieri candidato a ben 14 David 2022:
Vincitore per:
Miglior attore non protagonista per Eduardo Scarpetta
Miglior costumista per Ursula Patzak
Candidatura al miglior film
Candidatura al miglior regista per Mario Martone
Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per Mario Martone e Ippolita di Majo
Candidatura al miglior produttore per Carlotta Calori, Francesca Cima e Nicola Giulian
Candidatura alla migliore attrice protagonista per Maria Nazionale
Candidatura al miglior attore protagonista per Toni Servillo
Candidatura alla migliore attrice non protagonista per Cristiana Dell’Anna
Candidatura al miglior autore della fotografia per Renato Berta
Candidatura al miglior montatore per Jacopo Quadri
Candidatura al miglior scenografo per Laura Casalini, Francesco Fonda, Giancarlo Muselli, Carlo Rescigno
Candidatura al miglior truccatore per Alessandro D’Anna
Candidatura al miglior suono

(con un cast napoletanissimo, tra cui Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Giovanni Mauriello, Iaia Forte, Benedetto Casillo, Greta Esposito, Alessandro Manna, Chiara Baffi, Giovanni Ludero, Nello Mascia, Giuseppe Brunetti, Gigio Morra, Gianfelice Imparato, Aldo Minei, Paolo Aguzzi, Tommaso Bianco, Francesco Di Leva, Lino Mosella, Ivan Castiglione, Marzia Onorato, Salvatore Battista, ecc…).

Film: E’ STATA LA MANO DI DIO
Vincitore del David per:
Miglior film, Miglior regista a Paolo Sorrentino, Migliore attrice non protagonista a Teresa Saponangelo, Migliore autore della fotografia a Daria D’Antonio, David Giovani

Candidature:
Candidatura alla migliore sceneggiatura originale a Paolo Sorrentino
Candidatura al miglior produttore a Paolo Sorrentino e Lorenzo Mieli
Candidatura al migliore attore protagonista a Filippo Scotti
Candidatura al migliore attore non protagonista a Toni Servillo
Candidatura alla migliore attrice non protagonista a Luisa Ranieri
Candidatura alla migliore scenografia a Carmine Guarino e Iole Autero
Candidatura ai migliori costumi a Mariano Tufano
Candidatura al miglior trucco a Vincenzo Mastrantonio
Candidatura al miglior montaggio a Cristiano Travaglioli
Candidatura al miglior suono a Emanuele Cecere
Candidatura ai migliori effetti speciali visivi VFX a Rodolfo Migliari

(anche qui con un cast imbottito di attori napoletani, tra cui Toni Servillo, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Enzo Decaro, Lino Musella, Monica Nappo, il casertano Roberto De Francesco, Cristiana Dell’Anna, ecc…).
Film ARIAFERMA del regista napoletano Leonardo Di Costanzo, con musiche del napoletano Pasquale Scialò, scenografia del napoletano Luca Servino (candidato al David per la migliore scenografia), ecc…
Vincitore del Davide 2022 per miglior attore protagonista il napoletano Silvio Orlando e per la migliore sceneggiatura originale i napoletani Leonardo Di Costanzo e Valia Santella, (nel cast ancora tanti napoletani quali Toni Servillo, Salvatore Striano, il casertano Roberto De Francesco, ecc…).
Anche il film FREAKS OUT (candidato a ben 14 David) è stato realizzato su soggetto e sceneggiatura di un napoletano, Nicola Guaglianone, candidato anche alla migliore sceneggiatura originale.
Inoltre, sono stati candidati i napoletani:
Massimo Gaudioso (film La scuola cattolica), migliore sceneggiatura adattata;
il capuano Filippo Gravino ed il napoletano Filippo Iuculano (film La terra dei figli), migliore sceneggiatura adattata;
la napoletana Valia Santella, (film Tre piani), migliore sceneggiatura adattata;
Susy Del Giudice (film I fratelli De Filippo), migliore attrice non protagonista;
Maurizio Nardi (film I fratelli De Filippo), miglior truccatore;
il casertano Pietro Marcello (film Futura), co-regia miglior documentario;
Gianfranco Pannone (film Onde radicali), regia miglior documentario.
Per finire, la vittoria del David Speciale 2022 al regista napoletano Antonio Capuano.
Una piccola chicca finale, tra le candidature persino una canzone in lingua napoletana, Faccio ‘a Polka (film I fratelli De Filippo) cantata da Anna Ferraioli Ravel ed il proverbio citato in napoletano da Sabrina Ferilli: “dicette ‘o pappece vicino â noce, damme tiempo ca te spertoso”.

E speriamo che sia così….dateci tempo (e possibilità), “ca ve spertusiammo pure nuie!”