Il governatore leghista veneto Zaia ha dichiarato che il regionalismo differenziato sta andando avanti, “la legge è stata inserita nella finanziaria e ci stiamo lavorando con i tecnici del ministero ma il testo è super riservato” e se restano dei soldi in più rispetto a quelli necessari per le spese e a quelli concordati con lo Stato “noi vorremmo che fossero destinati alle Regioni del Sud”. Queste, in sintesi, le dichiarazioni di Zaia al Corriere della Sera (Veneto, 30/11/21).
Quindi: 1) stanno lavorando in segreto per l’autonomia del Nord; 2) se avanza qualcosa forse la daranno al Sud; 3) la Costituzione italiana non serve più.
A chi non lo ricorda o finge di non ricordare, l’art. 3 della Costituzione è questo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […]. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Zaia può promuovere tutti i progetti che vuole per la sua regione e fa anche bene a farlo (a differenza di quello che NON fanno i politici o i governatori del Sud, assenti e silenziosi anche in questo caso).
Prima, però, dopo oltre un secolo e mezzo, si dovrebbero garantire pari diritti a tutti i cittadini italiani o, in subordine, cancellare quel bellissimo articolo della Costituzione.
Per questi motivi il Movimento per il Nuovo Sud ha inviato ai presidenti Mattarella e Draghi la richiesta di sospendere, piu che mai in questo momento di grave crisi, i progetti per il regionalismo differenziato o, in caso contrario, di sospendere l’articolo 3 della Costituzione.

MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD