Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno (2/11/21), la Corte dei Conti, ente istituzionale non meridionalista e neanche “piagnone o vittimista”, ha ribadito una drammatica verità: al Sud il servizio sanitario non è adeguato e i dati sono ancora più pesanti in considerazione dell’emergenza ancora in corso. «Nonostante il percorso di graduale avvicinamento ai livelli essenziali, il sistema sanitario non è in grado di garantire su tutto il territorio nazionale un’assistenza uniforme, per quantità e qualità — afferma la Corte dei Conti — la questione sanitaria è diventata la vera, drammatica e nuova questione meridionale: poiché è dal diritto alla salute e alle cure che passa la verifica fondamentale della tenuta democratica». La spesa sanitaria corrente pro capite in Campania è inferiore di 103 euro rispetto a quanto tocca ad un cittadino del Piemonte; di 174 euro rispetto ad un residente nel Lazio; di 204 euro rispetto ad un cittadino dell’Emilia Romagna; di 247 euro rispetto ad un ligure.
Qualcuno ascolterà la Corte dei Conti per assicurare pari diritti al Sud (almeno) dal punto di vista sanitario?
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD

Commissione Sanità e Affari Sociali