Il Ministero per le Politiche Agricole ha approvato i primi progetti strategici nel settore delle “infrastrutture irrigue” con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dovrebbero essere stati assegnati meno di 500 milioni di euro al Sud e oltre 1,1 miliardo al Centro-Nord (70% circa). Intanto da più parti si continua a dichiarare che al Sud, di quei fondi europei, arriverà il 40% (che è comunque meno di quello che doveva arrivare e che comunque non basterà per colmare divari antichi di oltre un secolo e mezzo). Di fronte alle proteste meridionali ed in particolare della Sicilia (0 progetti, 0 euro), alcuni esponenti del governo hanno parlato di errori e problemi tecnici nei progetti inviati dal Sud. Sono i primi segnali di come saranno assegnati quei fondi europei nati proprio per ridurre i divari? Il sospetto è che possiamo trovarci di fronte a quello che temevamo: la diffusissima dichiarazione “non sapete spendere i soldi pubblici, servono progetti di qualità” ecc. ecc. preparava il terreno per dichiarare che se non arriveranno i soldi è sempre e comunque colpa del Sud? Se fosse vero che quei progetti sono sbagliati, di fronte alla gravità dei divari Nord-Sud, cosa si aspetta a commissariare gli enti che sbagliano o ad aiutarli per non farli sbagliare? Qualcuno ci convinca, agendo, che non siamo nella solita trappola che da 160 anni ha ridotto il Sud come sappiamo…
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD

Commissione Politica ed Economia