Difficile commentare e, soprattutto, sintetizzare la tre giorni di Gaeta 2016. Nell’anno della “svolta” con una nuova organizzazione coordinata dal Movimento Neoborbonico (allegato il fitto elenco di tutti i gruppi borbonici e identitari che si sono uniti per la comune Causa), una svolta anche nella
partecipazione e nel coinvolgimento: oltre 300 persone (tanti i giovani) in sala al momento del convegno, oltre 500 in tutto addirittura nelle manifestazioni del venerdì, del sabato e della domenica mattina (albergo tutto esaurito). Numeri importanti senza sponsor istituzionali e privati, con quella bella e napoletana filosofia del “facciamo un tanto a testa” inaugurata con il grande Riccardo Pazzaglia nel 1993. Tutti uniti (era il commento più ricorrente) da uno spirito nuovo, con una idea di vera e propria “comunitas” ritrovata, felice, solare e piena di identità e senso di appartenenza. Il documentario su Gaeta, le visite guidate per il centro antico con il “pullman della storia” guidato dagli amici gaetani (forse per la prima volta coinvolti nella manifestazione), la riunione aperta a tutti del direttivo neoborbonico carica di idee e di entusiasmo, l’inaugurazione della mostra sui 300 anni di Carlo di Borbone e sulla dinastia borbonica con il sindaco di Gaeta e l’Ordine Costaniano con Franco Ciufo, il saluto ad Alfonso Cerrati, Donato Gianfredi e Agostino Tarullo, “soldati veri delle Due Sicilie”, il convegno con la presentazione dell’importante libro dedicato a Francesco II “Re cattolico”, le “testimonianze” identitarie (dagli striscioni degli amici di Capitanata ai sindaci “borbonici” di Fiore Marro, compatriota fraterno, dalle tesine dei ragazzi alle ricerche archivistiche, dall’intervento di Amedeo Colacino, sindaco di Motta Santa Lucia e della “battaglia contro il Lombroso” alla proposta di Antonio Pulcrano -votata all’unanimità- del Giorno della Memoria delle Due Sicilie per il 13 febbraio, dai preziosi progetti cinematografici e culturali del regista Salvatore Chiosi fino all’inno eseguito in maniera commovente per fisarmonica dal maestro Matania), le conclusioni ricche di spunti e di prospettive di Pino Aprile (sala piena nonostante l’ora), lo spettacolo tra le mura della Batteria Carlo V con un grande Angelantonio Aversana che, nella commozione generale dei tanti presenti (tanti i viaggi sempre del “pullman della storia”), non ha “recitato” il ruolo del soldato di Gaeta ma “era” il soldato di Gaeta, la cerimonia religiosa con i Cavalieri Costantiniani guidati da Luigi Andreozzi, l’alzabandiera solenne e carico di auspici positivi guidato dal capitano Romano e dai ragazzi di Milites Luci esattamente nel luogo dove svettava l’antica bandiera della fortezza… Tanti “scatti” di tre giorni che (lo capiamo dai messaggi che ci stanno arrivando) sono stati davvero indimenticabili per tutti noi. Tre giorni per i quali non possiamo che ringraziare tutti i partecipanti (vale da solo il viaggio l’abbraccio con i compatrioti siciliani, calabresi, pugliesi, abruzzesi, molisani, lucani) e (pochi nomi tra i tanti) Salvatore Lanza, Alessandro Romano, Daniele Iadicicco, Lino Sorabella che per mesi hanno lavorato per ottenere risultati di questo livello.  “Dalla storia all’identità”, allora, e appuntamento a febbraio 2017 per celebrare quel Giorno della Memoria  per i Popoli delle Due Sicilie e del Sud (13 febbraio) che aspettiamo da troppo tempo e di cui Pino Aprile  ha già indicato la traccia: “Il percorso delle idee è: sentire, sapere, fare, far fare… L’anno prossimo a Gaeta, spero a piedi e da lontano, come nelle processioni; con un fiore e una pietra. Con i resti del nostro passato, per cominciare a costruire futuro”.
Gennaro De Crescenzo
IL “TRIONFO” DI GAETA 2016. 
GRAZIE A:
Movimento Neoborbonico, Fondazione Il Giglio, Sacro militare Ordine Costantiniano Vice Delegazione del Lazio, Passato e Futuro Onlus, Comitati Due Sicilie, Rete di Informazione delle Due Sicilie, Centro Studi Storici Meridionali, Comune di Gaeta, Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Ente Morale, Daunia Due Sicilie, Osservatorio delle Due Sicilie, Il Giornale delle Due Sicilie, Milites Luci, Terra Aurunca, Fondazione Francesco II,  Associazione Due Sicilie Gioiosa Jonica, Rivista Il Brigante, Vibo Insieme, Gli Allori, Brigantesse d’Abruzzo, Movimento Duosiciliano, Progetto Icaro, Noi Siamo di Fagnano Castello, CMC 321, Movimento Vanto. 
GRAZIE AI RELATORI DEL CONVEGNO SULLA “MEMORIA STORICA”
Prof. Guido Vignelli, Don Mauro Tranquillo, Prof. Roberto De Mattei.
GRAZIE AI “TESTIMONI DELL’IDENTITA’”
Daniele Iadicicco, Lino Sorabella; Pino Marino, Luigi Spina, Emilio Caserta, Freddy Adamo, Gennaro Pisco, Pasquale Zavaglia, Erminio De Biase, Fernando Palmers, Gino Giammarino, Antonio Ciano, Luciano Troiano, Luca Longo, Salvatore Chiosi, Luciano Rotolo, Michele Ladisa, Giovanni Grimaldi, Alessandro Malerba, Luigi Andreozzi, Totò Serio, Annibale Cerrati, Antonio Pulcrano.
AMPIO RESOCONTO E FOTO SU 
www.reteduesicilie.it a cura di Alessandro Romano