Natale a Napoli. Non è il titolo del solito Cinepanettone, ma lo slogan che fa pensare che non tutto va male nel capoluogo campano. Basti pensare che il primo ponte natalizio ha visto Partenope invasa da turisti stranieri ed italiani. Natale a Napoli calza a pennello, perché le vie del Centro sembrano la cornice perfetta a raccogliere le calde atmosfere natalizie e la parte sana della sua cittadinanza (la maggioranza) sa come accogliere nel migliore dei modi tutti coloro che decidono di trascorrere le festività a Napoli. Senza dimenticare la cultura, la musica, la gastronomia; i musei e le chiese sono presi d’assalto, gli spettacoli e gli eventi si succedono, le strade del centro sono colorate di suoni napoletani e natalizi che conferiscono ulteriore magia al tutto. E poi i profumi, gli aromi inconfondibili delle pietanze che allietano le tavolate natalizie tutte napoletane. Ma si sa che a volte tanta bellezza se non abbinata ad una oculata gestione può diventare controproducente. Gestire i flussi turistici nei periodi di overbooking è indispensabile per qualsiasi città al mondo e non c’è bellezza che tenga, perché la cultura, oggigiorno, va accompagnata da un’adeguata offerta che soddisfi le esigenze dei clienti. Non vuol dire, come ritengono i più critici, mercificare la cultura, ma renderla adeguata ed usufruibile a tutti nella maniera più consona. Napoli ci prova e i primi risultati sono tutt’altro che negativi. Il Ponte dell’Immacolata ha fatto registrare il tutto esaurito nei bed and breakfast sia nella zona del centro storico che sul lungomare; senza tralasciare zona Vomero, area flegrea ed area vesuviana. I prezzi si aggirano tra i 55 e i 110 euro a notte e solo nel Ponte dell’8 dicembre si attestano circa cinquanta mila transiti tra arrivi e partenze a Capodichino. Di questi il 65 % sono stranieri, ma anche la percentuale dei turisti “nostrani” non è affatto negativa. A rendere ancora più allettante la proposta turistica napoletana è stata l’apertura di musei e siti culturali in maniera del tutto gratuito secondo i dettami del Ministero dei Beni e Attività Culturali. Paestum, Pompei ed Ercolano hanno fatto parte, ad esempio, dei siti aperti al pubblico. Per l’occasione è stata possibile la visita anche delle opere recuperate della Biblioteca dei Girolamini a Napoli. La macchina organizzativa comunale prova a farsi trovare pronta per l’occasione, a cominciare dai trasporti. È stato rinnovato il patto tra Metronapoli e Comune per far sì che il Venerdì e il Sabato Metro (linea 1) e funicolari restino aperte fino alle 2 di notte; l’accordo è stato raggiunto momentaneamente fino al prossimo mese di marzo. Pronto anche il dispositivo di traffico per evitare il superamento delle soglie di inquinamento: fino al 31 dicembre il lunedì, il martedì, il mercoledì ed il venerdì ci sarà il divieto di circolazione dei veicoli privati dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 (sul sito del Comune presenti le eccezioni al divieto).

Domenico Matania per ArpaCampania