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I ragazzi di Benitez vincono per 1-0 l’amichevole di prestigio a Ginevra contro il Barcellona di Luis Enrique, una buona iniezione di fiducia per il preliminare alle porte. Decisivo proprio lo svizzero Dzemaili, dato sul piede di partenza, che dalla lunga distanza coglie impreparato l’estremo difensore Bravo, incapace di opporsi al tiro velleitario dell’elvetico. Nel primo tempo il Napoli si rende pericoloso con Insigne e Hamsik, poi Rafael preserva la porta inviolata per due volte su tiro ravvicinato di Munir. Nel finale della ripresa il gol azzurro riaccende il match, ma il portierone azzurro blinda la vittoria partenopea. Soddisfatto Benitez: «Oggi non era facile perché il Barcellona è abile nel palleggio e nel possesso palla. Abbiamo fatto un buon lavoro difensivo, con buone ripartenze. Un buon test in vista del preliminare».
GINEVRA. La serata è speciale, una di quelle che ti solleticano l’orgoglio, la voglia di essere all’altezza del palcoscenico che si sta per calcare. Di fronte il Barça della ricostruzione, guidato da un rampante Luis Enrique. La formazione schierata in campo dal primo minuto presenta numerosi titolari tornati presto dal mondiale tra cui Iniesta, Jordi Alba, Piqué, Rakitic e Pedro, segno inequivocabile, questo, del grande rispetto nutrito nei confronti della squadra di Rafa Benitez. Quest’ultimo risponde con una formazione sperimentale in cui trovano posto alcuni giocatori in rosa che necessitano le valutazioni opportune per stabilirne la permanenza all’ombra del Vesuvio oppure l’inserimento nella lista di sbarco appuntata sul taccuino del ds Bigon. Britos (schierato da esterno sinistro), Gargano e Duvan Zapata sono gli osservati speciali di mister Benitez, quelli che dovranno sfruttare al massimo ogni piccola opportunità che sarà loro concessa in questo precampionato. Quasi scontato, invece, sembra l’addio di Dzemaili (nonostante il gol determinante in questa occasione) e di Edu Vargas, poco adatti all’impianto tattico di questo Napoli spagnolo e decisi a voler trovare continuità e spazio altrove.
IL MATCH. In campo il Barcellona si schiera con il 4-3-3: Bravo; Montoya, Piqué, Bartra, Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta; Rafinha, Munir, Pedro. Il Napoli oppone il 4-2-3-1: Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Britos; Jorginho, Gargano; Callejon, Hamsik, Insigne; Zapata. I blaugrana si rendono subito pericolosi all’8’ con Pedro che si avventa su una palla persa malamente da Calleón, ma gli azzurri si salvano grazie ad un intervento al limite di Albiol (su cui poteva essere fischiato il rigore per un fallo di mano in area). Un minuto dopo risponde Insigne che manca di un soffio l’appuntamento con il gol su assist geniale di Hamsik. Al 13’ è proprio il capitano a sfiorare la rete del vantaggio, sugli sviluppi di una punizione di Callejón, con un colpo di testa insidiosissimo sul quale si avventa l’estremo difensore Bravo. La fase centrale dei primi quarantacinque minuti trascorre senza grosse emozioni: le due squadre palleggiano a lungo a centrocampo e solo il pressing portato dagli attaccanti crea i presupposti per delle rapide ripartenze. Una di queste, ispirata dal piede sopraffino di Rakitic, vede Munir presentarsi da solo davanti a Rafael che non si lasci sorprendere, chiudendo lo specchio. Sul fronte opposto, dopo pochi secondi, Insigne salta il proprio marcatore sulla sinistra e mette un cross in area eccezionale che Zapata non sfrutta a dovere. Nella ripresa la scena viene rubata dai numerosissimi cambi effettuati dai due allenatori: tra le fila azzurre fanno subito il loro ingresso in campo Michu (parso fuori forma e non ancora inserito negli schemi di Benitez), Ghoulam e Mesto. Al 52’ il Barça sfiora il gol con un lancio lungo di Piqué per Jordi Alba che, favorito dal liscio di Mesto, entra in area e serve Pedro, ma la conclusione termina fuori dallo specchio. Luis Enrique dà allora spazio alle seconde linee, inserendo quasi tutto il Barcellona B. la partita diventa così meno interessante, ma utile a testare la condizione atletica dei ragazzi di Benitez messa a dura prova da ragazzini dotati di freschezza atletica e ottima tecnica. Su questo aspetto il migliore tra gli azzurri è parso senza dubbio Koulibaly, ordinato e puntuale nelle chiusure, ma soprattutto fisicamente straripante e già in forma per il preliminare di Champions. All’80’ arriva il gol del nuovo entrato Dzemaili che, da profeta in patria, sfodera il pezzo forte del suo repertorio, il tiro dalla lunga distanza, cogliendo il portiere impreparato. I catalani non ci stanno a perdere e si spingono in avanti con Deulofeu che a tu per tu con Rafael non trova la via del gol, stregato dal portierone azzurro che dimostra di esser già in ottima forma. All’87’ ancora Rafael salva il risultato prima con i pugni e poi respingendo di piede una palla insidiosa in area su punizione dei blaugrana. Il triplice fischio sancisce la vittoria prestigiosa del Napoli, un risultato che darà ai ragazzi di Benitez la fiducia necessaria per affrontare i prossimi impegni.
IL MERCATO. Dopo la colazione con il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, Aurelio De Laurentis è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli delineando le linee guida del mercato azzurro di cui si attendono importanti sviluppi nelle prossime ore: «A centrocampo ci sono sei nomi sul tavolo, ora dobbiamo vedere chi è disponibile. Poi potrebbe esserci un’altra uscita e quindi la necessità di un’altra operazione in entrata. Ai tifosi dico di stare sereni, abbiamo un grande allenatore. Rafa è una garanzia. Koulibaly? È stata una grossa intuizione del nostro allenatore. In queste prime uscite Koulibaly ha dimostrato di essere un giocatore di ottimo livello. Non dobbiamo avere fretta di comprare, le cose non si devono fare a qualunque costo perché c’è il rischio di sbagliare». Poi sul nome più caldo del momento accostato al Napoli Rafa Benitez si concede una battuta: «Fellaini vicino? Dov’è? Io non l’ho visto». Ma al di là dell’ironia, la sensazione è che, operando a fari spenti, il mister madrileno voglia stringere i tempi della trattativa per avere il suo top player a centrocampo già pronto per il 19 agosto, la data del preliminare. Ad attendere gli azzurri al varco della Champions ci sono avversarie di grande blasone (Lille, Standard Liegi, Besiktas, Copenaghen o Atletic Bilbao) e Benitez sa che questo è un appuntamento che i suoi ragazzi non possono fallire. La stagione è appena cominciata e siamo già ad un bivio. Napoli, se ci sei batti un colpo.
Giovedì 07 Agosto 2014
Dario Di Pascale

da www.zerottouno.com