Il match con la Samp è un crocevia fondamentale per gli azzurri; tre punti per avvicinare la nemica di sempre e continuare a sognare. La contesa è ancor più sentita da un gruppo di immarcescibili tifosi azzurri di stanza a Genova. La storia che accomuna un po’ tutti gli “emigranti”: il lavoro e la speranza di un futuro migliore. Nella storia della Commenda di Prè, però, c’è tanto altro. Una squadra di Calcio a 5 di serie C composta quasi esclusivamente da napoletani che esprime, in valore assoluto, la seconda forza del mondo fusal del capoluogo ligure. La Commenda nasce nel 2009 grazie all’entusiasmo del presidente Frisino Salvatore (titolare di un bar posto nei pressi di Via Prè, storica strada dei vicoli di Zena affollata da mercanti napoletani a cavallo degli anni 60/70) e alla tenacia dei primi tesserati quali Roberto Bocchetti (storico capitano), Daniele de Filippis e Salvatore Grimaldi. Si parte dalla C2 ma la scalata è solo agli albori. Gli innesti di Vincenzo Buono e Dario Vittozzi portano la squadra ad una salvezza tranquilla, poi la fusione dei campionati porta in dono la C, categoria sempre mantenuta dalla formazione “partenopea”.
Ad oggi il sogno da cullare è la promozione in serie B, dopo le salvezze conquistate ai Play Out nelle stagioni 2010/11 e 2011/12. Sotto l’attenta guida del duo Vincenzo Buono/Filippo Marino (un ritorno, il suo, alla guida tecnica del team) la squadra occupa ad oggi il quinto posto in classifica, potendo vantare il miglior attacco casalingo ed una striscia positiva che dura da 5 gare. Il rafforzamento della rosa operato in estate continua a dare ottimi frutti; i gol di Agostino Carotenuto e Gennaro Pernice, le giocate di Pierpaolo Pugliese, di Carlo Muscariello e le parate di Dionigi Orfello (calabrese di Reggio e quindi per molti il vero “oriundo” della compagnia) e la sapiente direzione sportiva di Salvatore Ingenito e Raimondo Polidoro hanno contribuito alla costante crescita di un gruppo in rampa di lancio. Un gruppo fantastico, unito da uno sconfinato amore: il Napoli! L’ultima trasferta in quel di Parma, ma restano nel cuore e nella mente di tutti le due “esterne” contro Genoa e Samp, con un doppio successo che ha tenuto lontani per qualche mese strali e sfottò che imperversano quando il “vecchio ciuccio” viene a buscarle in terra ligure. Adesso che le cose vanno decisamente per il verso giusto la testa è  un po’ più alta e l’entusiasmo pompa ossigeno vitale anche in funzione dell’altro sogno nel cassetto: la promozione in B della Commenda, e chissà che a fine anno i festeggiamenti non possano essere due. I sogni, in fondo, aiutano a vivere meglio, vero?
Alessandro Caradolfo