Il Senato ha approvato l’8 novembre scorso (208 sì, 14 no, 2 astenuti) il disegno di legge che rende obbligatorio l’insegnamento dell’Inno di Mameli “nelle scuole di ogni ordine e grado”. La stessa legge istituisce la “Giornata dell’Unità della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” il 17 marzo, in “continuità con il festeggiamento dei 150 anni” dell’unificazione, organizzato nel 2011. Obbiettivo della legge – è stato detto dai firmatari – è quello di “diffondere la conoscenza storica del percorso di unificazione dello Stato italiano e mantenere vivo il senso di appartenenza civica” (Ansa, 8.11.12). Dall’anno scolastico 2012-2013 – dispone inoltre la legge – saranno organizzati inoltre “percorsi didattici e iniziative per informare sul significato del Risorgimento e sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale ed all’approvazione della Costituzione”. La legge sull’insegnamento obbligatorio dell’Inno di Mameli è stata approvata da tutte le forze politiche. Contraria solo la Lega Nord, che ha definito “retorico” ed “antistorico” il provvedimento; 24 senatori della Lega hanno parlato contro la legge e poi hanno abbandonato l’aula al momento del voto per protesta. A titolo personale ha votato contro anche la senatrice del Pdl Diana De Feo, in dissenso dal proprio gruppo.
Goffredo Mameli (1827-1849), figlio di un ufficiale della marina del Piemonte, fu arruolato da Garibaldi con il grado di capitano dopo aver organizzato nel 1848 una spedizione di sostegno a Nino Bixio. Per Garibaldi combatté durante l’effimera Repubblica romana del 1849.
Mazziniano e massone – secondo diverse fonti – compose nel 1847 il testo del “Canto degli italiani”, che divenne poi “Inno di Mameli”, con la musica di Michele Novaro (1818-1885).
Grondante retorica e considerato di scarsa qualità musicale, l’Inno di Mameli fu adottato nel 1946 come “inno nazionale provvisorio” dall’Italia.
La legge approvata dal Senato contribuisce ora a renderlo definitivo nella prospettiva, già anticipata dalle celebrazioni a senso unico dei 150 anni dell’unificazione nel 2011, di imporre la mitologia del “Risorgimento” come storia ufficiale al Paese.
L’Editoriale Il Giglio ha proposto ai meridionali la conoscenza e la diffusione dell’Inno del Re di Giovanni Paisiello, Inno ufficiale del Regno delle Due Sicilie, come tappa per il recupero delle radici e delle memoria storica del Sud.
Vai al sito dell’Editoriale Il Giglio