Un pomeriggio amaro e grigio come il cielo sul San Paolo dal primo all’ultimo minuto (e forse più l’ultimo, quello della “follia” di Aronica) e il Napoli si ferma sul pari in casa con il Toro. Cinque i punti dalla Juve (visto che non era imbattibile, arbitri a parte, come confermato anche sabato sera?) e quattro dall’Inter. Nonostante le battute d’arresto siamo ancora lì e non possiamo permetterci di mollare. Partita strana quella con i granata chiusi in difesa per un’ora buona e anche dopo lo svantaggio: inutile negare, però, che qualcosa si dovrà fare a gennaio (e il Napoli lo farà). Inutile negare che (nonostante i salti e gli urli di Mazzarri apparso sempre e comunque in forma, a prescindere da quello che dicono e scrivono gli antimazzarriani a tutti i costi), alcuni degli azzurri non sono in forma smagliante. Chiaro che potrebbe essere anche un problema (magari previsto) di condizione, con una partenza sparata e mirata a vincere (com’era accaduto nei fatti) la Supercoppa. Se a tutto questo ci aggiungiamo un periodo non del tutto fortunato, abbiamo più di un motivo per chiedere a tutto l’ambiente azzurro (società, mister, media e tifosi) di compattarsi e andare avanti. Se veramente amiamo questa squadra e questi colori, è il momento di dimostrarlo: non sarà una passeggiata (chi lo aveva pensato era un folle) ma ci siamo e ci saremo ancora. P.S. Nelle utime ore la notizia di un piccolo infortunio per la salute di mister Mazzarri: la nostra redazione augura al mister più importante (dati alla mano) della storia del Napoli una guarigione rapidissima ed è certa che ritornerà più forte che mai a guidare il “suo” Napoli. Si potrebbe sottolineare l’ipocrisia dei tanti che ora lo abbracciano in radio, in tv o sui giornali e poche ore fa mettevano in dubbio anche le motivazioni delle sue assenze alle conferenze-stampa, ma è meglio lasciar perdere…
Domenico Matania