Juve massacrata dalla Fiorentina e salvata solo dalla sorte nell’anticipo di serie A con una serie di “corollari”: non è una squadra imbattibile e nella serata toscana è apparsa stanca, senza idee e senza schemi (bisognerebbe ricordarlo ai “soliti critici” post-Catania); Pirlo sembrava (a poche giornate dall’inizio) più che stanco e la Juve senza Pirlo non è la Juve dello scorso anno; gli arbitri continuano ad essere importanti. E se non c’è stata l’occasione (i bianconeri raramente si sono fatti vedere nell’area viola) per il solito colpo di grazia, qualche episodio è davvero significativo di come vanno le cose quest’anno: un rigore negato alla squadra di Della Valle (piede o pallone? A parti invertite dubbi non ce ne sarebbero stati), almeno un paio di ammonizioni bianconere accuratamente evitate, una punizione battuta ben oltre il recupero del primo tempo (comprensiva di eccessivo giallo al difensore), un’ammonizione a un giocatore fiorentino per una simulazione inesistente (con annessa punizione dal limite negata), due falli più che dubbi fischiati al limite dell’area viola, tre falli in tre minuti fischiati a Toni, un fallaccio non sanzionato sul capitano (sempre viola) all’ultimo minuto… Nonostante i commenti del commentatore “ufficiale” di Mediaset (che arrivava addirittura a sostenere la tesi dell’equilibrio in campo), un punto miracoloso per la squadra di Carrera/Conte. Con queste premesse e dopo quello che è successo nelle prime giornate, non sarà facile e per superare tutto e tutti servirà davvero un Napoli perfetto. E domani c’è già l’occasione per un primo aggancio.  s.lanza