Invalsi e scuole del Sud: più fatti e meno statistiche. “Il Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud”, con la sua Commissione Cultura e Istruzione, ha chiesto ai responsabili dell’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e al Ministro dell’Istruzione di non pubblicizzare più i dati relativi agli allievi meridionali.
Da diversi anni, ormai, l’istituto effettua nelle scuole italiane prove per accertare il livello della preparazione degli allievi e dei docenti e puntualmente si mette in rilievo che il livello della scuola del Sud è inferiore a quello del Nord.
Senza entrare nel merito dei costi di questo tipo di strutture e di attività e della loro oggettività spesso contestata (è possibile valutare allo stesso modo allievi di Milano, di Stoccolma o di Scampia?), se da un lato stupisce l’ovvietà di certe conclusioni (le difficoltà dei figli degli immigrati, degli allievi “in ritardo di un anno” o di quelli in famiglie con condizioni socio-economiche svantaggiate), dall’altro si sottolinea che si creano situazioni di disagio e di tensione nelle aule delle nostre scuole prima e durante le prove in oggetto e che molto spesso questi dati vengono utilizzati a fini politici e discriminatori (v. i numerosi interventi di svariati politici leghisti).
In particolare per i risultati del precedente anno scolastico i docenti del Sud furono accusati di aver aiutato i propri allievi falsando “truffaldinamente” i risultati (migliori al Sud rispetto al Nord) e ancora oggi politici e opinionisti continuano a diffondere luoghi comuni offensivi per i docenti come per gli allievi.
Vista l’estrema variabilità dei dati riscontrati e le spese sostenute per arrivare a conclusioni spesso scontate (e inutili, se non si trovano concreti rimedi), si invita il Ministero dell’Istruzione a utilizzare anche simbolicamente i fondi impiegati per contribuire al raggiungimento di pari opportunità nelle scuole del Nord e del Sud (per strutture scolastiche, palestre, biblioteche, mense, aule multimediali), vero e unico problema alla base delle differenze spesso denunciate a livello non solo scolastico e legate ad una questione meridionale sempre più drammatica e sempre più dimenticata.
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Nei prossimi giorni disponibile un ampio dossier sull’Invalsi sul sito  www.parlamentoduesicilie.it
Il “Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud”, è un gruppo di azione civico-culturale nato con la sua prima seduta nel gennaio 2010 presso il Maschio Angioino di Napoli: è composto da 150 meridionali provenienti da tutte le antiche province del Regno (da Gaeta a Palermo), riuniti in Commissioni di Lavoro per competenze e con tre obiettivi importanti nel rispetto delle leggi nazionali e locali: controllare la comunicazione e la politica sul Sud, proporre progetti e iniziative per la difesa e la valorizzazione del Sud, formare classi dirigenti finalmente adeguate.