Il governatore del Veneto Luca Zaia ha chiesto al governo di Roma un intervento urgente quantificando “in almeno un miliardo di euro” i danni subiti dall’alluvione di qualche giorno fa. La stessa richiesta è stata preceduta da numerose dichiarazioni leghiste sull’atteggiamento costruttivo dei veneti contrapposto a quello “piagnone” dei meridionali impegnati nelle lotte anti-rifiuti. Tutta la solidarietà per quelle popolazioni duramente colpite con vittime e danni gravi, ma sono opportune un paio di osservazioni: 1) la regione Veneto e moltissimi comuni del Veneto sono governati da tempo da esponenti leghisti (presenti, da tempo, anche nei governi nazionali): che cosa hanno fatto in tutti questi anni per impedire che un temporale (più che prevedibile per quelle zone e per novembre) procurasse un disasro, nonostante i (lauti) finanziamenti che le stesse aree si vantano di ricevere e di spendere? 2) Perché chiedere “un miliardo di euro” a Roma per i danni e lamentarsi della scarsa visibilità sui media nazionali non dovrebbe essere inserito tra gli atteggiamenti “piagnoni”?
 
Ufficio Stampa Movimento Neoborbonico