Dopo un grande primo tempo la squadra azzurra, per alcune distrazioni, ha perso una buona occasione per battere i palermitani.
“Ho visto una prestazione di assoluto livello”. Roberto Donadoni è sereno ed anche deciso sul suo giudizio dopo il match di Palermo. Il tecnico è puntuale nella disamina tattica.
“Meritavamo più del Palermo, siamo stati superiori nell’arco dell’incontro. Purtroppo abbiamo pagato carissime due ingenuità. Ce ne torniamo con zero punti a casa ma, per quanto mi riguarda, con grande ottimismo in animo verso il futuro per la prestazione fornita”
“La squadra si è espressa bene sotto il profilo del gioco e dell’organizzazione – prosegue il tecnico –  ho visto cose pregevoli, abbiamo colpito tre pali, meritavamo di segnare più volte. Peccato essere stati penalizzati così da due ingenuità. Nel computo di una partita due errori possono capitare, è successo, ma non è certo un fatto strutturale. Ripeto, sotto l’aspetto del gioco io sono soddisfatto e dico che meritavamo certamente più del nostro avversario”
 
Palermo-Napoli 2-1
Palermo: Rubinho, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Bresciano, Nocerino, Cavani, Simplicio (15′ st Bertolo), Pastore (33′ st Tedesco), Miccoli (40′ st Budan). A disp. Sirigu, Goian, Succi, Morganella. All. Zenga
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Contini, Maggio (35′ st Denis), Gargano, Bogliacino (37′ st Cigarini), Hamsik, Datolo (16′ st Zuniga), Quagliarella, Lavezzi. A disp. Iezzo, Aronica, Santacroce, Hoffer. All. Donadoni
Arbitro: Rosetti di Torino
Marcatore: 44′ pt Cavani  (P), 28′ st Hamsik (N), 30′ st Miccoli (P)
Note: ammoniti Bogliacino, Kjaer, Cavani, Cannavaro, Balzaretti, Tedesco
 
Davvero incredibile. Incredibile come sa essere il calcio. Il Napoli domina a Palermo ma esce sconfitto per 2-1. Gli azzurri colpiscono 3 pali, si vedono annullare un gol per fuorigioco, tengono in pugno la partita per tutti i 90 minuti, ma non riescono ad invertire una rotta maledetta che vede da 3 anni al Barbera la legge del 2-1 periodico per il Palermo. Stavolta i siciliani trovano 3 punti che si tingono di oro per il valore maggiorato conferito dall’assoluta superiorità del Napoli. Va così e bisogna guardare avanti e tenersi buona la prestazione ed il gioco magari sfrondato da qualche ingenuità ed una bella vagonata di cattiva sorte. Da salutare con soddisfazione il primo gol di Hamsik – che anche l’anno scorso qui segnò una splendida  rete – ed una organizzazione tattica protesa al possesso ed alla propositività. Domenica c’è il debutto al San Paolo di questo Napoli che, comunque sia andata, a Palermo ha meritato applausi e lodi…
Il Barbera è un solo urlo ma pian piano si ammutolisce perché il Napoli prende la partita in mano e non la lascia più. Dopo una girata debole di Miccoli al 6′ è tutto azzurro il cammino. Al 10′ combinazione Lavezzi-Quagliarella, bottad i Fabio e salva la schiena di un difensore un gol fatto. Al 12′ cross di Lavezzi, palla che si impenna, arriva Maggio che colpisce il palo di destro. Al 15′ Datolo libera ancora Maggio che tira dai venti metri, para Rubinho. Al 23′ punuzione di Lavezzi, cross a rientrare stacco di Hamsik e palla in rete. Ma l’assistente dell’arbitro Rosetti annulla per fuorigioco di Campagnaro a centro area. Al 26′ break del palermo con un tiro di Bresciano che De Sanctis blocca. Al 32′ ancora Napoli: cross dal calcio d’angolo di Datolo, stacca Campagnaro e Rubinho devia sul palo. Dall’angolo successivo, cross di Quagliarella, colpo di testa di Maggio e ancora traversa. Roba da farsi benedire. Anche perché poi nel finale il Palermo che non ha mai tirato in porta trova il gol in mischia con Cavani al 42′. Incredibile ma calcio. Il Napoli domina e chiude sotto 1-0 il primo tempo.
 
Ancor più amaro ciò che accade nella ripresa. Al 3′ combinazione tutta di primo tocco Gargano-Quagliarella-Hamsik, lo slovacco entra in area e tenta il colpo sotto: Rubinho scavalcato ma palla fuori. Al 9′ numero di Lavezzi, palla a Quagliarella, Rubinho salva in uscita. Al 27′ destro di Maggio fuori. Poi il gol del pareggio. Hamsik dai 20 metri scocca il destro vincente e se ne va ad urlare la sua gioia sotto il settore dei napoletani. Ma è partita storta. Perché un minuto dopo Cavani va giù in area azzurra affrontato da Zuniga. Rigore. Miccoli fa gol, 2-1. L’assalto finale azzurro è veeemente ma non sortisce il meritato pareggio. Finisce 2-1 come da tre anni a questa parte. Eppure, paradossale dirlo, la strada è questa. Il Napoli non conta punti ma vanta gioco e personalità. L’amarezza di un giorno potrebbe tramutarsi in felicità futura…
fonte www.sscnapoli.it