Le ultimissime.

Erwin Hoffer è un giocatore del Napoli. L’attaccante che arriva dal Rapid Vienna ha firmato un contratto per 5 stagioni. Hoffer, 22 anni, soprannominato “Jimmy”, può giocare sia da prima che da seconda punta ed ha nella rapidità e l’esplosività le sue caratteristiche principali.
Nel suo primo anno al Rapid  (stagione 2007/2008), Hoffer ha segnato 10 reti in campionato, vincendo lo scudetto. L’anno scorso “Jimmy” si è ulteriormente miglioranto firmando ben 27 gol.
Hoffer è nazionale è austriaco ed ha anche partecipato all’ultimo campionato europeo del 2008 svoltosi in Austria e Svizzera.
Erwin Hoffer è il secondo calciatore austriaco dell’Era De Laurentiis dopo Garics.
Questa la scheda del neoazzurro:
Herwin Hoffer è nato a Baden il 14 aprile 1987
Ha iniziato nelle giovanili della Admira Wacker.
Con la Admira Wacker ha segnato 4 gol in 21 partite tra il 2004 ed il 2006.
Dal 2006 al Rapid Vienna: 41 gol in 84 partite.
Vanta 11 presenze e 2 gol in Nazionale
 
Campagnaro: Voglio proseguire la tradizione argentina a Napoli
 
“Tra noi argentini e Napoli c’è una questione di feeling”. Hugo Campagnaro si presenta tra sfumature azzurre ed albicelesti. Il difensore argentino tiene a rinsaldare il cordone ombelicale tra la sua terra ed il San Paolo.
Argentina-Napoli, sembra una attrazione fatale…
“Sì è vero. Da quando Maradona è stato qui, per noi argentini Napoli è una seconda terra. Io spero di continuare la tradizione positiva. Sinora mi trovo benissimo col gruppo e queste sono state settimane molto intense”.
De Laurentiis dice di averti seguito da tempo…
“Sì, l’ho sentito. Credo che mi avrà notato sin dalla B a Piacenza. Non so cosa l’abbia colpito di me, ma di certo fa piacere avere la stima del Presidente”.
In quale ruolo ti piace più giocare?
“In Argentina facevo l’esterno destro. A Piacenza con Cagni ho giocato a destra nella difesa a 4, alla Samp giocavo a destra nella difesa a 3. Non credo di avere grandi problemi di adattabilità. La mia caratteristica principale è la grinta che riesco ad avere per tutti i 90 minuti. Poi se posso sganciarmi mi piace anche fare gol”.
Quali sono gli obiettivi di questo Napoli?
“C’è da dire che gli sforzi fatti dalla Società sono stati notevoli. Noi dobbiamo pensare solo a dare il massimo gara dopo gara. Tutti si aspettano un buon campionato, il gruppo è valido e molto motivato, ma non dobbiamo fissare obiettivi. Sinora si è instaurato un ottimo rapporto con Donadoni, ci segue personalmente e ci spiega tutto. Il clima e i presupposti per far bene ci sono, ma adesso tocca solo a noi dare tutto ciò che abbiamo in animo”.
A Napoli ritrovi Maggio…
“Sì e sono molto contento di riaverlo come compagno. Lo vedo in netta ripresa dopo l’operazione, io so quanto vale e spero di poter ricreare con lui quanto di buono fatto alla Samp”.
Un pensierino alla Nazionale l’avrai fatto?
“Per noi argentini la Nazionale è il sogno di bambini. Non c’è un calciatore argentino che non pensi alla Nazionale. Ma devo dire che il mio primo pensiero adesso è giocare titolare nel Napoli. Cercherò di conquistare spazio con la maglia azzurra. Poi tutto ciò che verrà lo valuteremo col tempo…”
 
 
 
 
 
De Sanctis: Napoli competitivo, la mia esperienza al servizio del gruppo
“Questo è un gruppo di livello, metterò la mia esperienza a disposizione della squadra”. Morgan De Sanctis è l’ultimo arrivato ma anche tra i primi calciatori della rosa vantare una lunga carriera professionistica. Il portiere, nonostante sia in Austria da pochi giorni, si è già formato un’idea ben precisa del nuovo Napoli.
Che impressioni hai avuto in questi giorni?
“Tutte molto buone. Quando sono arrivato i miei compagni mi hanno raccontato di 2 settimane di lavoro molto intense, con un eccellente lavoro. Poi ho potuto vivere in prima persona il clima di entusiasmo che c’e’ insieme alla voglia di far bene da parte di tutti”.
 
Iezzo, Gianello, Navarro. Vai d’accordo con tutti?
 
“Certo, io in un gruppo ci sto bene. Ho sempre grande rispetto per tutti i miei colleghi e i miei compagni. In carriera non ho sempre giocato da titolare, ho fatto anche il secondo o il terzo e so quanto bisogna essere tutti uniti. Dovremo essere sempre tutti a disposizione e poi durante l’anno sono convinto che ci sara’ spazio per tutti”.
 
Napoli un po’ nel destino…
 
“E’ vero, sono sempre stato tifoso del Napoli. Sono venuto qui con una gran voglia di fare bene. E poi devo ringraziare questa Societa’ che mi ha dato la possibilita’ di tornare a giocare in Italia. Portero in questo gruppo la mia esperienza internazionale, e spero un contributo di mentalita’ vincente”.
 
Una super campagna acquisti e i tifosi gia’ sognano….
 
“Qui c’e’ un progetto importante. La mia griglia vede tre squadre, Milan, Inter e Juve che lotteranno per lo scudetto. Poi un gradino sotto Roma e Fiorentina, quindi un lotto di 6 squadre con Napoli, Udinese, Lazio, Palermo, Sampdoria e Genoa. Ecco quello sara’ il nostro mini campionato da vincere. E sarebbe gia’ un bel risultato vincere questo mini girone. Dobbiamo fare un passo alla volta, questo ovviamente non e’ che mi  pongo dei limiti. Se ci dovessimo trovare a lottare per un obiettivo piu’ importante non dovremo farci trovare impreparati”.
 
Quagliarella: Amo Napoli, l’azzurro è il sogno di una vita
“Amo Napoli, amo questa maglia”. Quando i sentimenti non sono rivoli di retorica vale la pena urlarli. Fabio Quagliarella ha voluto Napoli non appena la Società gli ha strizzato l’occhio. “C’ho messo tre giorni a chiudere la trattativa, non volevo perdere un minuto di più” dice con un’aria sollevata. Un azzurro lungo un sogno…
E’ più grande la felicità o la responsabilità?
“Sono felice e le responsabilità ti fanno sentire anche più importante. Io qui ho avuto subito sensazioni bellissime, mi hanno colpito tante cose. L’affetto dei tifosi che si sono sobbarcati migliaia di chilometri per starci vicino fino in Austria, i miei compagni, un gruppo veramente eccezionale. Ragazzi seri  che hanno voglia di fare e di arrivare. Mi hanno subito fatto sentire uno di loro”.
 
C’e’ chi sostiene che non sia facile giocare a Napoli, soprattutto per i napoletani…
“Per quanto mi riguarda giocare a Napoli mi da’ una carica in piu’, mi da’ piu’ forza. Secondo me chiunque vorrebbe giocare in uno stadio come il San Paolo, io personalmente non vedo l’ora. C’ho pensato tante volte, vincere a Fuorigrotta con l’azzurro del Napoli addosso. Ora lo posso dire:  era un sogno ed ora sono finalmente qui. E spero di restarci il piu’ a lungo possibile. Amo questa citta e questa maglia”.
 
Una bella coppia con Lavezzi…
“Personalmente lo ritengo un fenomeno, in questi 2 anni ha dimostrato quanto e’  bravo. Ma in rosa ci sono tanti bravi attaccanti: Denis, Pià, Datolo”.
 
Totti ha detto che questo Napoli puo essere la rivelazione del campionato…
“Le sue parole fanno piacere. Io non amo fare promesse, o fare proclami, pero’ qui c’e’ un progetto  importante voluto da De Laurentiis. Noi dobbiamo solo pensare partita dopo partita, lavorare e fare bene. Ed i risultati sono convinto che alla fine arriveranno”.
 
Prima punta, seconda punta, tridente. Cosa preferiresti?
“Io non ho problemi. A Udine per 2 anni mi sono adattato con il tridente e trovato bene. Sono una seconda punta ma posso giocare in qualsiasi ruolo”.
 
Dall’azzurro Napoli all’azzurro Nazionale. Come ti senti nell’anno dei Mondiali?
“I miei obiettivi sono far bene con il Napoli ed essere convocato da Lippi. Ma e’ solo compito mio: devo solo pensare a dare tutto per ottenere il massimo”
 
 
 
Cigarini: Mi esalta il ruolo di leader, Napoli era nel destino
“Mi voglio rifare  con il Napoli”. Luca Cigarini trasforma la delusione degli Europei Under 21 in voglia di riscatto. “A Beautiful Mind” del centrocampo azzurro appare gia’ gasato per la nuova avventura nonostante i pochi giorni di ritiro. Viso da teen ager, coraggio grosso e cervello fino, Cigarini non indietreggia di fronte ad una investitura che farebbe vacillare chiunque.
Luca, il Napoli cerca in te il leader del centrocampo. Bella responsabilità…
“Leader? Perche’ no. Tutti, ognuno a suo modo, dobbiamo essere un po’ leader in campo. So benissimo che qui ci sono tante responsabilita’  ma sono venuto a Napoli  proprio per questo. E piu’ andremo avanti e piu’ ce ne saranno. Sono contento anche per le belle parole del Presidente, spero di non deluderlo”.
Sei arrivato da pochi giorni, che idea ti sei fatto del gruppo?
“Anche se sono qui da circa una settimana, ho ricevuto tutte impressioni molto positive. Dal gruppo, dallo staff, dal tipo di lavoro. Avevo sentito di un ambiente un po’ giu’ dopo il campionato scorso, invece ho trovato un ambiente caricatissimo. Tutti hanno una gran voglia di fare bene. Non amo fare promesse ma credo  che questo Napoli abbia tutte le potenzialita’ per fare davvero cose positive. E poi questa piazza ti fa sentire calciatore”.
 
 
Cigarini spiega la scelta del numero 21 di maglia, “e’ un numero che mi lega alla mia compagna” poi si lancia sull’argomento Nazionale.
Dopo l’Under 21 adesso puoi fare il salto in quella maggiore… 
“E’ l’obiettivo di ogni calciatore, inultile negarlo. Io so che quest’anno sara’ fondamentale per me, come so benissimo che se riusciro’ a far bene con il Napoli ci saranno piu’ possibilita’. Pero’ in questo momento il mio chiodo fisso e’ il Napoli. Per ora penso sono a far bene con questa maglia”.
Hai una casistica che ti lega al Napoli quasi in maniera ‘karmica’. Un segnale?
“Beh sì, ci ho pensato. Alla Sambenedettese avevo come compagni Bogliacino e Amodio e adesso me li ritrovo qui. Poi con il Parma in Coppa Italia feci anche gol su rigore al Napoli. Si vede che era destino che dovessi giocare qui…”
 
Zuniga: Napoli ed il San Paolo, un sogno meraviglioso
“Il calcio è impegno, lavoro ma anche allegria”. Tutta la filosofia racchiusa in uno slogan stampato sul faccione sorridente e spigoloso di Juan Camilo Zuniga, che, al fianco del Direttore Generale Pierpaolo Marino, si presenta pensieri e parole al popolo napoletano. Colombiano nell’agonismo, sudamericano nel DNA. Corsa, grinta, animo guerriero ma anche gusto per lo stile, l’eleganza e la qualità. E come numero di maglia ha scelto il 16. Da questa parti è buon segno…
Com’è nato il matrimonio in azzurro?
“Appena ho saputo che mi cercava il Napoli ho provato una gioia immensa. Conosco quanto siano importanti questa maglia e questa Società. Ho sempre desiderato giocare in una squadra con grande storia e tradizione. E poi questa città è sempre stata nei miei sogni di calciatore”.
Due settimane in ritiro, un’idea del gruppo te la sarai fatta…
“Mi trovo benissimo con tutti. Qui ci sono giocatori importanti e bravi. Ho trovato anche dei sudamericani di valore e si lavora con grande concentrazione ma anche la giusta allegria che ci vuole per creare armonia  tra di noi”.
Con Donadoni che rapporto hai?
“Buonissimo. Con il mister mi trovo molto bene. Gli piace lavorare parecchio con la palla e cura tanto l’aspetto tecnico. Poi ama molto parlare, ci spiega ogni aspetto tecnico e con lui dialogo spesso”.
In carriera hai mostrato versatilità tattica. Qual è però la tua fascia preferita?
“Mah, non ho problemi di modulo. Posso giocare esterno a destra ma anche a sinistra perché ho la possibilità di rientrare e calciare verso la porta. Mi piace fare gol. In Colombia ne ho segnati undici. In Nazionale gioco molto avanzato ma posso giocare anche più dietro in un modulo a quattro come ho fatto spesso al Siena”.
Lavezzi-Quagliarella, li hai avuti di fronte sinora in Italia, adesso ci giocherai assieme…
“Eh sì, li ho incontrati entrambi e sono due campioni assoluti. Con la palla sanno fare qualsiasi cosa e giocare con loro sarà un vero piacere”.
Sei nazionale colombiano e nuovo esterno napoletano. Che ambizioni coltivi per il futuro?
“Per ciò che riguarda la Nazionale vorrei centrare il sogno della qualificazione ai Mondiali in Sudafrica. Con il Napoli punto ad arrivare molto in alto, perchè no anche all’Europa”.
Hai detto che il calcio è allegria. Al San Paolo la pensano come te…
“Bello, è uno stadio meraviglioso. Così mi piace intendere il calcio, con impegno ma anche passione. Sono contento di poter giocare al San Paolo e davanti ad una tifoseria che ti dà una carica enorme. E’ il clima giusto per me. Sarà bellissimo, non vedo l’ora…”
Fonte www.sscnapoli.it