GERUSALEMME (15 maggio) – Il papa si è inginocchiato in preghiera per alcuni minuti sulla pietra della tomba di Cristo nel Santo Sepolcro. Benedetto XVI ha rivolto un discorso di contenuto spirituale sul senso della «tomba vuota» per i credenti. Ha incitato la Chiesa di Terrasanta a non rinunciare alla speranza e ad essere «aralda di speranza». «La potenza dello Spirito – ha anche detto – possa aiutarci a superare ogni conflitto e tensione nati dalla carne e rimuovere ogni ostacolo, sia dentro che fuori, che si frappone alla nostra comune testimonianza a Cristo e al potere del suo amore che riconcilia». Ha invitato i cristiani a «seppellire ansie e paure» dicendo che «la pace in Terra Santa è possibile».
Nell’incontro ecumenico, nella sala del trono del patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, con i rappresentanti delle chiese cristiane in Terrasanta il Papa ha chesto che la vita di Gerusalemme sia «contrassegnata da libertà religiosa e da coesistenza pacifica e – in particolare per le giovani generazioni – dal libero accesso all’educazione e all’impiego, prospettiva di una conveniente ospitalità e residenza famigliare e possibilità di trarre vantaggio da una situazione di stabilità economica e di contribuirvi».
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