I dati relativi alla emissione di gas serra in tutto il territorio Italiano certificano in modo inequivocabile una riduzione che oscilla tra il 5 ed il 7% nel primo trimestre del 2020. Le cause sono sicuramente da ascrivere alle necessarie restrizioni che sono state imposte dal Governo Nazionale e dai Governi Regionali per contrastare l’avanzare del Coronavirus, che tra l’altro ha avuto una diffusione mondiale sempre più ampia colpendo anche Paesi che inizialmente erano scettici sulla possibile diffusione dello stesso all’interno del loro territorio nazionale. Il parametro della riduzione dei gas serra, in riferimento allo stesso periodo dell’anno precedente, testimonia che la diminuzione del traffico urbano ed in misura minore quello del riscaldamento, per la chiusura totale o parziale degli edifici pubblici e di molti insediamenti produttivi, certamente non contribuisce alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici, che come noto necessitano di un abbattimento nel medio e lungo periodo, ma possono essere molto utili come parametro per i futuri studi scientifici sul tema. La tendenza nazionale mostra una riduzione delle emissioni di gas serra rispetto al 2017 dello 0,9%, mentre per ciò che riguarda l’anno 2019 si verificherà quasi certamente una riduzione del 2,0% nonostante una crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) dello 0,3%, quindi in disallineamnto con i dati economici. Molto probabilmente la motivazione di questa riduzione nel medio periodo è dovuta, secondo i dati ISPRA, ad una minore produzione di energia elettrica (- 4,0%) ad un minore impiego di carbone ed a una riduzione dei consumi energetici negli altri settori come l’industria(-3,7%), trasporti (- 0,6%) e riscaldamento (-1,8%). Anche in Campania si riscontrano variazioni e riduzioni di concentrazione di Pm10, ossido di azoto e biossido di azoto, dove i primi, le microparticelle, non hanno avuto notevole diminuzione per condizioni meteo poco favorevoli e per mancato rimescolamento atmosferico che non produce una incisiva dispersione generale, mentre l’ossido ed il biossido di azoto si sono ridotti significativamente per effetto della diminuzione del traffico veicolare, navale, aereo e delle attività produttive, mostrando così delle riduzioni più facilmente verificabili. Si evince che l’analisi complessiva di questi fenomeni è particolarmente complessa, perché intervengono diverse variabili, ma in generale per arrivare ad una diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti in modo stabile è sempre auspicabile adottare delle misure generali e stringenti di riduzione degli inquinanti.
Luca Monsurrò