Inizialmente era prevista per il primo settembre 2009
Il ministro dell’Istruzione: ”Le famiglie potranno scegliere tra 24, 27 e 30 ore di lezione settimanali, oppure il tempo pieno di 40 ore”. Rinviata al 2010 la riforma delle superiori: slittamento deciso ”per dare modo alle scuole di essere informate sui rilevanti cambiamenti e sulle innovazioni”. Il provvedimento sarà portato in Cdm il 18 dicembre.
Roma,  (Adnkronos/Ign) – “La responsabilità del percorso formativo e didattico nella scuola elementare resta in capo ad un unico docente”. Così il titolare dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nel giorno in cui il ministero ha reso noto lo slittamento al primo settembre 2010 della riforma delle superiori, inizialmente previstaper il primo settembre 2009. Relativamente al maestro unico, ”questo modello didattico – prosegue il ministro – che supera l’organizzazione del modulo, può essere declinato con l’opzione a 24 ore nel caso in cui il docente sia in grado di insegnare tutte le materie previste, e quindi anche l’inglese, oppure a 27 ore con l’utilizzo di tre ore aggiuntive per l’insegnante di inglese e di religione e, in ogni caso, non ci sarà compresenza in classe”. Le famiglie, conclude, ”potranno scegliere tra 24, 27 e 30 ore di lezione settimanali, oppure il tempo pieno di 40 ore. Con l’eliminazione delle compresenze ci saranno più classi che faranno tempo pieno”. In una nota, nel pomeriggio, il ministero dell’Istruzione ha spiegato che il rinvio della riforma delle superiori è stato deciso ”per dare modo alle scuole e alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti e sulle innovazioni degli indirizzi. In particolare – aggiunge il ministero – sul secondo ciclo si aprirà un confronto con tutti i soggetti della scuola sull’applicazione metodologico-didattica dei nuovi regolamenti”. “Parte da oggi una vera e propria rivoluzione e riorganizzazione della scuola in Italia”, continua il ministero, sottolineando che “la riforma ha come obiettivo quello di modernizzare l’offerta formativa in Italia ed è il risultato del lavoro di questo governo e dei precedenti ministri Moratti e Fioroni”. Il provvedimento, che sarà presentato oggi ai sindacati, ”sarà portato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre e prevede l’avvio dal settembre 2009 della riforma del primo ciclo”. “I punti principali della riforma sono lo snellimento e la semplificazione degli indirizzi scolastici, più legame tra le richieste del mondo del lavoro e la scuola, il riordino degli istituti tecnici e più opportunità per le famiglie. In particolare – conclude il ministero – saranno messe a regime le migliori esperienze delle sperimentazioni, l’aumento dello studio della lingua inglese, l’aumento delle ore scientifiche e di matematica, la riforma degli istituti tecnici che passano da 39 a 11 e la riorganizzazione del sistema dei licei”.
 di Gennaro De Crescenzo