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POVERA CALABRIA, FORZA CALABRIA. In queste ore confuse la Calabria diventa il simbolo di tutto il Sud e della sua storia. Combattuti tra la rabbia per una chiusura che, confrontata con gli altri dati, sembra immotivata e la paura di restare fuori dai (pochi) ospedali e di rischiare la vita. Da un lato le colpe degli incapaci e colpevoli politici locali dal primo all’ultimo dei dirigenti o dei commissari, con ancora negli occhi la sconcertante intervista di qualche ora fa (commissari “dimessi” o nominati dal governo come se non li avesse messi lì il governo). Dall’altro lato le colpe enormi e antiche di una politica nazionale che dimentica la Calabria (e il Sud) da oltre un secolo e mezzo ed è sempre pronta ad accusare gli altri e ad assolvere se stessa. Negli ultimi 10 anni la Sanità calabrese è stata commissariata e le colpe sono chiare ed evidenti: qualche mese di governo Berlusconi, anni di governi di centro-sinistra con Monti, Renzi, Gentiloni e Conte e non puoi dare neanche (tutte) le colpe alla Lega… Possiamo solo augurare ai nostri tanti amici calabresi di uscire presto da questo tunnel che dura da troppo tempo con classi dirigenti finalmente e veramente nuove e nel segno della loro grande storia e magari di “quei bravi e valorosi calabresi” che nel 1799, durante l’invasione francese, salvarono le Calabrie e tutto il Regno di Napoli.

MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
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