Il Movimento per il Nuovo Sud ha inviato a tutti i governatori delle regioni meridionali la richiesta di unirsi nella “battaglia” per l’assegnazione del Recovery Fund.  Dai primi documenti relativi alla ripartizione (“Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”) e dalle prime dichiarazioni del premier Conte e del Ministro per il Sud Provenzano, infatti, risulterebbe chiaro che, dei 209 miliardi previsti, il governo intende assegnare al Sud solo il 34% tenendo conto unicamente della percentuale di abitanti e dimenticando gli altri parametri europei.  Se l’Italia ha avuto quei finanziamenti è per ridurre le diseguaglianze tra Nord e Sud ed in particolare quelle relative alla disoccupazione e ai redditi, parametri negativi al Sud rispetto al Nord quasi per il doppio. In questo modo sarebbero sottratti al Sud circa 70 miliardi di euro contravvenendo sia ai criteri europei che alla maggioranza del Parlamento che ha ribadito il rispetto di quei criteri, come risulta chiaramente dal “Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio” approvato a Bruxelles il 28 maggio 2020 e dagli atti parlamentari italiani del 13 ottobre 2020.

Da tempo si registra in Italia uno schieramento trasversale quando si tratta di difendere e favorire il Nord, schieramento che non si è mai registrato al Sud e che in questo momento di difficoltà gravissimo le regioni e i politici meridionali devono iniziare a progettare assicurando ai meridionali la giusta e necessaria rappresentanza politica dopo oltre un secolo e mezzo di discriminazioni e di diritti non garantiti ad una parte della popolazione italiana in contrasto anche con la nostra Costituzione.

Per questi motivi il Movimento per il Nuovo Sud, un movimento neomeridionalista nato la scorsa estate e che già conta decine di migliaia di adesioni all’insegna dello slogan “né a sinistra né a destra ma a Sud”, ha invitato i presidenti delle regioni Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Molise, Basilicata e Abruzzo a riunirsi e a creare, a prescindere dagli schieramenti politici, un fronte compatto per l’assegnazione dei fondi europei e italiani nei prossimi mesi.

Il Movimento assicura la consulenza gratuita del proprio centro studi formato da storici ed economisti per l’analisi dei dati riferibili alla questione meridionale tra passato e presente favorendo la nascita di un osservatorio inter-regionale e meridionalista

Ufficio stampa

Movimento per il Nuovo Sud

La lettera-appello alla “riunione” delle regioni meridionali è stata inviata con PEC alla cortese attenzione dei presidenti della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca; Regione Sicilia, on. Sebastiano Musumeci; Regione Calabria, on. Antonino Spirlì; Regione Abruzzo, on. Marco Marsilio; Regione Puglia, on. Michele Emiliano; Regione Basilicata, on. Vito Bardi; Regione Molise, on. Donato Toma.