Dopo 150 anni una storiografia sempre più documentata e diffusa sta portando alla luce la verità storica sul “risorgimento” e sullo stesso Garibaldi: l’unificazione italiana portò a Napoli e al Sud saccheggi (mille miliardi di euro attuali delle nostre banche), massacri (un milione di vittime tra i cosiddetti “briganti”), un’emigrazione prima sconosciuta (circa 30 milioni di meridionali costretti a partire da allora ad oggi), colonizzazioni e questioni meridionali drammatiche e tuttora irrisolte. Proprio l’arrivo a Napoli di Garibaldi fu favorito dalla camorra locale inaugurando quella collusione tra potere politico e criminalità prima sconosciuta e purtroppo ancora attuale. Le istituzioni locali e nazionali stanno sprecando il denaro pubblico con la consueta ed inutile retorica di convegni, figuranti e tricolori invece di impiegare magari lo stesso denaro per finalità più serie e concrete, destinando i fondi al Museo Civico Gaetano Filangieri o al Museo di San Martino vergognosamente trascurati o addirittura chiusi. Il Movimento Neoborbonico racconterà ai napoletani la verità storica presso il Maschio Angioino martedì 7 settembre, ore 17.30) in occasione del solito convegno di studi/dibattito con il MANIFESTO FUNEBRE PIU’ GRANDE DEL MONDO (omologa internazionale richiesta) per ricordare la “morte” del Regno delle Due Sicilie, di Napoli capitale e dei primati borbonici (italiani e mondiali) e le conseguenze dell’arrivo del cosiddetto “eroe dei due mondi”.